#11 - Quattro giorni bastano (e a volte avanzano)
La settimana corta non vuol dire lavorare meno, ma lavorare meglio. Per i giovani, è la prova che le aziende possono fidarsi davvero delle persone, non solo delle ore segnate.
Questo è l’undicesimo contenuto di Schiscetta - la newsletter di Joinrs pensata per accompagnare la tua pausa pranzo con contenuti leggeri, nutrienti e pronti da gustare in pochi minuti.
Il piatto forte di questa Schiscetta è un tema che sta guadagnando sempre più terreno: la settimana corta ✨
Quali effetti può avere sul benessere delle persone? È davvero un benefit ricercato dalla GenZ? Quanto è sostenibile a livello organizzativo?
Secondo una ricerca condotta da Development Beyond Learning e riportata da The HR Director, il 93% dei giovani appartenenti alla Gen Z afferma che una settimana lavorativa di quattro giorni renderebbe una posizione lavorativa molto più attraente. Un dato che parla da sé. Per una generazione cresciuta nel segno della flessibilità, del benessere mentale e della ricerca di equilibrio tra vita personale e professionale, la gestione del tempo diventa un indicatore di modernità aziendale.
La riduzione dell’orario non è percepita come una scorciatoia o un privilegio, ma come un segnale di fiducia e responsabilità reciproca.
Da un lato, l’azienda riconosce il valore del tempo individuale; dall’altro, i giovani si sentono motivati a restituire questa fiducia attraverso produttività e coinvolgimento più alti.
Diverse sperimentazioni internazionali confermano questo trend. Le aziende che hanno adottato la settimana corta registrano non solo un miglioramento del morale e della soddisfazione dei dipendenti, ma anche un incremento dell’efficacia e una maggiore fidelizzazione.
Ridurre i giorni lavorativi, infatti, spinge a ottimizzare processi, semplificare la comunicazione interna e tagliare attività a basso valore aggiunto, trasformando il cambiamento organizzativo in una vera opportunità di efficienza e benessere.
Un esempio concreto arriva da uno studio globale che ha coinvolto 141 aziende e 2.896 lavoratori: nonostante la diminuzione delle ore complessive, le performance non sono calate. Anzi, i partecipanti hanno riportato livelli più alti di soddisfazione, benessere psicologico e produttività.
Un risultato che ribalta un vecchio paradigma. Lavorare di meno non significa necessariamente produrre di meno, ma lavorare meglio, con maggiore concentrazione, motivazione e senso di appartenenza.
🫐 Spuntini di realtà 🫐
Cosa ascoltare 🎧
Qual è un benefit trasformativo per un professionista? Quello che davvero tocca il cuore di tutti? Ce lo racconta Stefania Stoia - Senior HRBP in Ali Lavoro - in questa puntata di HR Popcorn.
Cosa guardare 👀
Settimana corta. Sogno o rivoluzione impossibile in Italia? Più benessere e meno stress, ma anche necessità di una riforma strutturale.
In questo breve reel, SkyTG24 fa il punto della situazione per quello che riguarda l’adozione di questo modello nel nostro Paese.
Cosa leggere 📖
La formula della settimana breve rappresenta una delle innovazioni più interessanti nel ripensare l’organizzazione del lavoro, con l’obiettivo di migliorare benessere e produttività.
Sempre più aziende nel mondo stanno sperimentando questo modello, e l’Osservatorio Smart Working del Politecnico di Milano ne analizza benefici, sfide e prospettive future.
Puoi trovare qui i risultati dell’indagine.
🍲 Cosa bolle in pentola 🍲
L’Intelligenza Artificiale sta trasformando il modo in cui lavoriamo, comunichiamo e innoviamo. E proprio per questo motivo stiamo organizzando un evento in cui esplorare le applicazioni concrete dell’AI in tre aree chiave: Marketing, HR e Innovation.
L’appuntamento è per mercoledì 29 ottobre, a partire dalle 17:30, nel nostro HQ di Milano, in Via San Francesco d’Assisi 15.
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